mercoledì 13 aprile 2011

Fra poco ti alzerai e te ne andrai

Ti svegli in un giorno normalissimo, un giorno come gli altri, sbadigli e non pensi a nient'altro che a farti un caffè. C'è ancora tempo per renderti conto del caos psicologico in cui navighi. E' un giorno come tutti gli altri. Vai al lavoro un po' scazzata perchè sai già che è lunedì e non succederà nulla di eclatante.
Entra uno sconosciuto.
Si presenta.
Ti vuole parlare.
Il negozio chiude fra 3 mesi.
Sei licenziata.
Panico, incredulità, paura, ansia, riso, pianto,vergogna,
azioni:
telefoni a chi lo sapeva e non ti aveva detto niente
disdici il tuo appartamento
chiami i tuoi
ti guardi in uno specchio e ti chiedi adesso che farai.

Sono quasi passati i tre mesi.

Non hai fatto niente.

E non è che hai paura di ricominciare da capo, l'hai fatto mille volte e certo questo non ti ucciderà, ma per la prima volta non è stata una tua decisione, per la prima volta andartene è l'ultima cosa che faresti.
E non puoi permetterti di essere te stessa, non puoi permetterti di innamorarti di chi si dimenticherà di te, non puoi permetterti di essere felice nemmeno un secondo.
Vegeti lasciando che il tempo scorra come un fiume, ma tu non sei nel fiume, sei sulla riva e guardi.

Fra poco ti alzerai e te ne andrai.