domenica 28 giugno 2009

14 parole


Domenica. Cazzeggio. Relax disturbato del senso di colpa che sale come una carogna sulle mie spalle. Sì, lo so, cazzo, dovrei studiare. Mi chiedo se sia umano non avere voglia e lasciarsi distrarre dai ricordi.
Ricordi di cose che sembrano essere successe una vita fa ma che in realtà appartengono a un periodo poco distante da ieri...
Ne ero uscita. Anzi, no sono uscita! Eppure 14 parole messe in fila sono riuscite a scuotermi. 14 maledettissime parole che potrebbero sembrare anche un insulto ma che si trasformano in milioni di se, ma allora e forse.
Sempre lui.
Sempre i soliti messaggini che stringono le manette attorno ai miei polsi ogni volta che sembra esserci abbastanza spazio per far scivolare fuori le mani.
Mi chiedo se sia amore e la risposta è no. Per lo meno vorrei che fosse no. Deve essere no.
Eppuremi manca. Mi manca l'emozione che provavo ogni volta che sapevo l'avrei rivisto di lì a poco.
E poi... poi suona il telefono e in sottofondo sento la voce di qualcuno che ho solo usato per vendicarmi,di qualcuno che mi ha fatto stare estremamente bene ma che in realtà ha contato meno di zero.
E mi sento una stronza. E in effetti lo sono.

lunedì 22 giugno 2009

Credere

Credevo di cominciare una nuova vita...ma non ho un vita sociale.
Credevo di avere tempo...ma è tanto se riesco a farmi da mangiare.
Credevo mi passasse l'insonnia...ma mi obbligano a stare sveglia.

La mamma aveva ragione quando diceva:

"Credere vuol dire non sapere niente".

E comunque credo che non sopravviverò, ma questa volta è quasi una certezza.

venerdì 12 giugno 2009

New beginning


Cosa mi aspetto dalla vita? Non ne ho idea. Per cominciare, però, mi aspetto una vita nuova. Me la merito. Ci ho lavorato duramente e ora merito di avere la mia nuova vita, lontano da quì, lontano da tutto e da tutti.
Ho passato un inverno difficile, seguito dall'estate più brutta della mia vita, per ritornare a un inverno pieno di sofferenza e ora me ne vado. Come al solito abbandono. Finora ho abbandonato amici, una parte di me, il mio futuro marito,la città in cui vivevo e il mio adorato cane. Non credo sarà difficile andare via e abbandonare me stessa. A new begenning. A new life.
La vita è breve, oggi ci sei, domani... boh.
Devo ricordarmi di dire alle persone che amo semplicemente che le amo.

Metodi di conquista, questi sconosciuti

Quali erano i metodi di conquista degli uomini una volta? Beh, facile! Regalavano fiori, portavano fuori a cena, scrivevano poesie. Semplicemente erano discreti e Romantici (e la R maiuscola non è casuale).
Ora però, noi donne del ventunesimo secolo, abbiamo voluto l'emancipazione femminile? Abbiamo voluto metterci i pantaloni e andare in giro senza reggiseno? abbiamo voluto far capire chi è veramente il sesso forte? Brave! Adesso ci tocca tenerci questi uomini impauriti e con crisi di identità che non hanno la più pallida idea di come ci si comporta con una donna.

Ma veniamo al concreto, alla mia personalissima e imbarazzante esperienza.
Sono single da 5 mesi. Sono uscita con dei ragazzi ed ecco come hanno provato a conquistarmi, premetto che qualcuno non verrà citato per questioni che non sto a spiegarvi:

- C'è stato quello che dopo una settimana mi ha detto "Ti amo" (battendo tutti i record), poi ha detto di volermi seguire in capo al mondo e ha concluso, dopo essere stato scaricato, che me ne pentirò! Ho un po' paura adesso...

- C'è stato poi quello che aveva un vocabolario ristretto a "Sì sì", "No no" e "Birra". Vi lascio immginare quanta presa abbia avuto su di me tale esemplare! Per lo meno ora ho la certezza che l'uomo derivi dalla scimmia!

- Uno dei più preoccupanti è stato quello che, dopo avermi offerto un caffè, ha pensato che stessimo assieme e mi ha regalato un orribile panda di cristallo (che ho già rotto spolverando), un peluches e un'altra cosa che non ho mai visto perchè sono scappata a gambe levate visto che mi tempestava di messaggini, telefonate, mi seguiva e mi spiava...

- Ma l'ultimo è il migliore in assoluto! La sua frase top è stata: "Perchè, pur di stare con te io darei... darei... sì, darei ache questo mignolo! Lo vedi? Darei proprio questo mignolo! Che tanto non mi serve! Anzi! Anzi, li darei tutti e due! Che tanto mi rimangono otto dita!"

Ora... sono io che sono sfortunata e incontro solamente sociopatici, paranoici e maniaci? Oppure gli uomini di una volta sono definitivamente spariti dalla faccia della terra?

Nel dubbio resto da sola.

Uomini, donne e politica

Al contrario di quanto succede alla grande maggioranza di noi donne, la politica condiziona lo stile di vita degli uomini che si trovano a prendere decisioni in base a quello che il loro credo “comanda” . A noi, non ce ne può fregare di meno se un modo di vestirci appartiene maggiormente alla sinistra o alla destra. Ci piacciono un paio di scarpe? Ce le compriamo! E chi se ne frega se poi ti dicono che sei vestita da fascista o da comunista. E lo stesso vale per le nostre scelte in campo affettivo: ci piace un uomo? Ci piace e basta! Destra, sinistra, centro… Tutte storie!
Ma loro… Gli uomini…Li conosci e una delle prime domande che ti fanno (subito prima di: “Con quanti uomini hai scopato?”) è: “Sei di destra o di sinistra?” . Dio non voglia che tu appartenga a uno schieramento diverso! In tal caso vieni quasi automaticamente eliminata dalla cerchia delle ragazze con cui stare, perché ovviamente “due colpetti non si rifiutano a nessuno” (cit.)

Ok, lo dico, io sono di destra, e mi è capitato solo una volta di avere una storia con un ragazzo di sinistra. La cosa divertente è che una delle sue maggiori preoccupazioni era quella di farmi cambiare schieramento politico!! Ma trovatosi davanti a innumerevoli rifiuti supportati da telefonate che avevano come sound track “Faccetta nera” ha trovato conforto nella convinzione che “per le donne la politica non conta un cazzo” . Eh???!!!
Quelli di destra, dal canto loro, giuravano che se non avessi avuto le loro stesse idee mai e poi mai avrebbero potuto stare con me…

Ma è davvero così importante? Si può giudicare una persona dalle sue convinzioni politiche? Insomma, conosco persone che si dichiarano praticamente comunisti (passatemi il termine) e che passano intere giornate a parlare di quello che si dovrebbe fare, di quello che non funziona e che non è giusto, di quello che quei fascisti maledetti ed egoisti non fanno o fanno male e nel frattempo non alzano il culo dal divano e aspettano che tutto succeda per qualche strano influsso. E poi conosco ragazzi che votano Alleanza Nazionale, non sopportano gli extracomunitari e hanno sempre qualcosa da ridire su qualsiasi cosa, eppure fanno volontariato, aiutano gli anziani e fanno beneficenza.
E la coerenza?

Io non sono una che giudica le persone in base a quello che fanno o non fanno , a quanto si impegnano oppure no, a quanto siano coerenti o incoerenti, ma allora perché loro devono giudicare me in base a quello che voto?

Amore, sesso, nomi e nomignoli

Di solito funziona così: conosci una persona, ti piace, ci esci un paio di volte e poi, se l'interesse è corrisposto, succede che ci finisci a letto. In quel periodo della storia, quando è solo ed esclusivamente il sesso che la fa da padrone, ci si chiama per nome, si fa gli adulti.
Arriva un momento però in cui si passa ai nomignoli.
Inizi con "amore", "tesoro" per poi cadere nel baratro del "tesorino", "tesoricci"(questa ha i diritti d'autore), "ciccino", "cicci pucci" e chi più ne ha più ne metta!
Ora, qual'è il momento esatto in cui scatta il desiderio di chiamarsi in questo modo?
C'è chi dice che quando ci si innamora c'è come un ritorno all'infanzia ed è per questo che si fanno le vocine e ci si chiama in modo stupido...sarà...
Insomma, abbiamo dei nomi di battesimo, c'è chi ha addirittura un Nik che si è scelto perchè gli calzava meglio, ma inevitabilmente dopo un po' vengono tutti accantonati e si cade nel baratro dei maledettissimi nomignoli, da cui non riesci a liberarti fino a quando... boh, scatta qualcosaltro e si ricomincia ad utilizzare i propri nomi.
I miei genitori, per esempio, mi hanno confessato, non senza una buona dose di vergogna, che quando erano fidanzati e durante i primi anni di matrimonio si chiamavano rispettivamente "Pucci" e "Cippo" (sì, ho quasi vomitato), ma ora sono, l'uno per l'altra, semplicemente Lidia e Roberto. Beh, sempre meglio di quelli che si chiamano rispettivamente "Mamma" e "Papà", no? Comunque nemmeno loro si ricordano quando, come e perchè hanno abbandonato Cippo e Pucci. Che sia finito l'amore o l'innamoramento? Che siano "cresciuti" e maturati? Di sicuro però è rimasto il sesso (credetemi, ne ho le prove!).
Nel frattempo io sto provando a non farmi riprendere da questa mania e a dirla tutta non è affatto facile!! E questo mi infastidisce e non poco. Possibile che a 28 anni io mi voglia sentire ancora una bambina quando sono fra le braccia di qualcuno? Possibile che debba sforzarmi per chiamare una persona col suo nome?
Concludendo, è meglio rimanere alla fase distaccata, al puro e semplice sesso e mantenere una dignità o lascirsi andare al sentimento e chiamare e farsi chiamare con dei nomignoli a dir poco fastidiosi? Ed è possibile lasciarsi andare al sentimento e rispettare l'anagrafe?