domenica 28 giugno 2009

14 parole


Domenica. Cazzeggio. Relax disturbato del senso di colpa che sale come una carogna sulle mie spalle. Sì, lo so, cazzo, dovrei studiare. Mi chiedo se sia umano non avere voglia e lasciarsi distrarre dai ricordi.
Ricordi di cose che sembrano essere successe una vita fa ma che in realtà appartengono a un periodo poco distante da ieri...
Ne ero uscita. Anzi, no sono uscita! Eppure 14 parole messe in fila sono riuscite a scuotermi. 14 maledettissime parole che potrebbero sembrare anche un insulto ma che si trasformano in milioni di se, ma allora e forse.
Sempre lui.
Sempre i soliti messaggini che stringono le manette attorno ai miei polsi ogni volta che sembra esserci abbastanza spazio per far scivolare fuori le mani.
Mi chiedo se sia amore e la risposta è no. Per lo meno vorrei che fosse no. Deve essere no.
Eppuremi manca. Mi manca l'emozione che provavo ogni volta che sapevo l'avrei rivisto di lì a poco.
E poi... poi suona il telefono e in sottofondo sento la voce di qualcuno che ho solo usato per vendicarmi,di qualcuno che mi ha fatto stare estremamente bene ma che in realtà ha contato meno di zero.
E mi sento una stronza. E in effetti lo sono.

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